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Grandi manovre in corso sulla fatturazione elettronica b2b

Mentre pochi sembrano prendere sul serio questa storia della fatturazione elettronica, moltissimi sono i movimenti più o meno espliciti che tendono a) a mettere in sicurezza il business di alcuni gruppi di interesse,  b) a dimostrare che i vari ordini e associazioni sono vicini alle esigenze degli iscritti, c) fare slittare, modificare sostanzialmente o addirittura annullare l’obbligo normativo.

Penso sia particolarmente importante, in questo momento in cui chi opera nel sottobosco sta pian piano facendo emergere le proprie intenzioni, ribadire quanto sia centrale e strategico per ogni operatore economico poter contare sulla digitalizzazione del processo di fatturazione elettronica attiva e passiva.

Badate bene che la mia non è una tutela di un interesse particolare (i nostri prodotti di automazione dei processi documentali avranno vita sicuramente più facile sul mercato in assenza della fatturazione elettronica obbligatoria), bensì una leale difesa di un intervento normativo che porterà notevoli benefici socio economici.

Partiamo dal presupposto che un certo taglio di imprese non avrà alcun problema ad adeguarsi (alcuni nostri clienti fanno fatturazione elettronica in EDI dai 2007) e che ci saranno, malcontate, circa 2M di partite iva che potrebbero avere più di qualche difficoltà.

Si tratta di chi non utilizza strumenti informatici per gestire la fatturazione e di chi usa strumenti informatici obsoleti o non pensati per gestire la fatturazione.

Chi non usa strumenti informatici o che usa strumenti obsoleti o non creati per gestire la fatturazione, potrebbe incorrere in qualche problema nel momento in cui l’obbligo normativo scatterà.

Sono professionisti, free lancers, artigiani, esercenti e piccole/piccolissime imprese.

Chi dice però che non abbiano la possibilità e le capacità tecniche per adeguarsi è vittima di un grande errore. Avete mai provato a chiedere esplicitamente agli interessati: “Ce la fareste ad usare questo strumento per fare le vostre fatture?”

Secondo recenti rilevazioni, in Italia al 31 gennaio 2018 c’erano oltre 49 milioni di smartphone ed oltre 43 milioni di utenti internet, di cui 34 milioni attivi sui social.

Con buona approssimazione, considerando che la popolazione italiana è attorno ai 60 milioni, nei 43 milioni di utenti collegati ad internet ci sono praticamente tutti i possessori di partita iva.

Ancora convinti che manchino le capacità di usare una semplice app per gestire la fatturazione elettronica e leggere quelle ricevute?

Sul profilo delle “possibilità”, dove per possibilità intendiamo la capacità economica di acquistare un software, il discorso si fa ancora più semplice ed è il mercato stesso a risolvere la questione.

Se si eliminano le app civetta e tutti i click-bait (esche acchiappa click), restano pochi operatori che si giocano la partita su prezzi decisamente accessibili, incluse soluzioni completamente gratuite come il nostro b2beasy.it

Gratuita? Cosa c’è sotto? Vorranno rubarci i dati oppure hanno in programma qualche genere di truffa informatica.

Beh, nulla di tutto questo, almeno fino a quando Zuckerberg prenderà il mio posto…

Si tratta, in realtà, del più classico dei funnel di vendita: contiamo sul fatto che 1 utente ogni X acquisti servizi premium come l’analisi del flusso di cassa, l’analisi del conto economico o l’integrazione con i sistemi del commercialista.

Pensiamo che questo avverrà naturalmente ed organicamente perché, non appena avrò digitalizzato i numeri della mia piccola impresa, della mia bottega o laboratorio, comincerò a capire che posso utilizzarli per indirizzare le mie scelte e far crescere la mia attività.

Farlo sarà semplice come non potete nemmeno immaginare.

Anzi, non immaginatelo! Registratevi gratis su b2beasy.it vi aiuterà anche se lo userete solo per le fatture analogiche.