Sembrano ormai lontane le tanto sospirate proroghe sulla fattura elettronica.
L’ultimo provvedimento della Agenzia delle Entrate mette, con ogni probabilità, la parola fine ai tanti movimenti contrari all’avvio della fattura elettronica tra privati.
Le regole tecniche contenute nel provvedimento erano attese ed attese erano alcune semplificazioni.
Se proprio bisogna essere delusi da qualcosa, ecco, le semplificazioni sono deludenti, ma la strada è quella giusta.
Oltre a comunicarci che alcuni controlli saranno più “blandi”, AdE ci chiarisce come verrà recapitata la fattura elettronica.
I casi possibili sono 4
1 – Il cliente comunica un codice destinatario e il fornitore lo inserisce nell’apposito campo del file XML, in questo caso SDI consegna secondo gli accordi di servizio presi con il nostro cliente (quindi FTP o web service, il problema del recupero della fattura è del nostro cliente).
2 – Il cliente comunica la PEC sulla quale vuole ricevere la fattura elettronica e il fornitore lo inserisce nell’apposito campo del file XML, in questo caso SDI consegna la fattura sulla PEC indicata.
3 – Il cliente non comunica la PEC e il fornitore inserisce un valore convenzionale (0000000) nel campo “CodiceDestinatario”, in questo caso SDI consegna al cliente la fattura su una area web riservata, ma (attenzione!) “Il cedente/prestatore è tenuto tempestivamente a comunicare – per vie diverse dal SdI – al cessionario/committente che l’originale della fattura elettronica è a sua disposizione nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate: tale comunicazione può essere effettuata anche mediante la consegna di una copia informatica o analogica della fattura elettronica”
4 – Il cliente è un privato o un soggetto rientrante nei regimi di vantaggio (es. contribuenti forfetari) il fornitore deve inserire un valore convenzionale (0000000) nel campo “CodiceDestinatario”, in questo caso SDI consegna al cliente la fattura su una area web riservata, ma (attenzione!) “Il cedente/prestatore è tenuto tempestivamente a comunicare – per vie diverse dal SdI – al cessionario/committente che l’originale della fattura elettronica è a sua disposizione nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate: tale comunicazione può essere effettuata anche mediante la consegna di una copia informatica o analogica della fattura elettronica”
Per farla breve:
tutto bene se il mio cliente mi comunica PEC o Codice Destinatario, ma se questo non accade, oltre ad inviare la fattura SDI devo farmi nuovamente parte attiva del processo e comunicare al cliente di aver emesso una fattura; magari inviandogli una copia analogica…
AdE, però non ferma qui il suo travolgente spirito innovativo e mette a disposizione del contribuente:
- un software scaricabile per PC (verosimilmente solo per PC con sistema operativo Microsoft) per la compilazione della fattura elettronica
- un app ed una web app per la compilazione della fattura elettronica
- un servizio web che genera un QR code contenente i dati di fatturazione (naturalmente ciò presuppone che chi la fattura deve emetterla abbia un lettore per quel QR code)
- un’area riservata sul sito AdE dove poter registrare le proprie preferenze in tema di ricezione fattura elettronica (andrebbe chiarito se queste impostazioni prevalgano o no sul contenuto della fattura) e poter ricercare e scaricare le fatture emesse e ricevute.
In ultimo viene ribadito che la conservazione sostitutiva (ai fini fiscali e tributari) verrà svolta dal SDI.
Qui trovate la nota sul tema della nostra esperta archivista.
Ora, in tutta onestà, benché qui si stia parlando del minimo sindacale, mi pare davvero un ottimo risultato.
Ottimo perché toglie in un colpo solo qualsiasi argomento a tutti coloro che, detrattori della digitalizzazione, presentavano la fattura elettronica come una nuova tassa occulta sulle imprese.
Bene, dice AdE, vi diamo noi gratuitamente il corredo minimo per non restare incagliati.
Benissimo, dico io, perché finalmente ciò che i nostri software già fanno in maniera gratuita ed integrata da circa 18 mesi viene istituzionalizzato.
Tutto il flusso di scambio tra cliente e fornitore viene gestito nativamente da BPOPilot e da B2BEasy. Ogni fattura elettronica emessa o ricevuta viene trasformata per consentirne la leggibilità all’occhio umano e viene messa a disposizione, assieme al file XML prodotto secondo la norma ed al file contenente la registrazione contabile importabile sui principali gestionali, di tutti i soggetti coinvolti nel flusso.
Oggi questi soggetti, secondo la nostra visione sono: cliente, fornitore ed i consulenti (commercialisti) dell’uno e dell’altro. Domani, a questi soggetti si aggiungeranno i rispettivi istituti di credito. Stiamo già lavorando da alcuni mesi in questa direzione.
Per finire non sottovalutate la differenza tra il concetto di “compilazione” ed il concetto di “gestione” e non dimenticate che le fatture analogiche esisteranno ancora; non perdiamo l’occasione di “gestire” i numeri della nostra impresa sacrificandoli sull’altare della pigrizia.
Compilare la fattura elettronica non è quello che serve alla vostra impresa è quello che occorre alla AdE, a voi dovrebbe interessare di più gestire il vostro business avendo cura di integrare in un solo sistema i flussi di fatturazione elettronica e quella tradizionale.
Con le nostre soluzioni fate, sempre gratuitamente, l’uno e l’altro.
Registratevi gratuitamente su https://app.b2beasy.it. Basta la Partita IVA.