Da Il Resto del Carlino 21 maggio 2018
STUDIOBOOST ha una storia recente – è nata nel 2014 –, ma già si distingue ed è richiestissima soprattutto dagli studi professionali. E se «digitalizzare in maniera semplice è il nostro mantra», si può leggere sotto la voce ‘mission’ del sito dell’azienda, già si dovrebbe avere un’idea chiara di quanto il 4.0 non possa che partire da qui. Tra i vari servizi di StudioBoost ci sono software per le imprese e altri legati a gestione della contabilità e persino al centralino. Ma attualmente tutti gli occhi sono puntati alla più recente novità che vede StudioBoost impegnata al massimo: l’entrata in vigore dell’obbligo della fatturazione elettronica.
«SIAMO QUI per dare una mano alle aziende – chiarisce Domenico Navarra, Ceo della start up –, che devono essere pronte alla novità. Nonostante i rinvii e la tecnica di ‘inadempimento collettivo’ con cui molte aziende speravano forse di ‘scampare’ al provvedimento, l’amministrazione tributaria non ha fatto un passo indietro ed è di pochi giorni fa la notizia che non saranno più ammesse proroghe». E qui entra in gioco StudioBoost e in particolare il suo più recente prodotto, l’applicazione ‘B2B Easy’, lanciata a gennaio di quest’anno. «Recepite le norme poi disposte dall’Agenzia delle entrate, abbiamo creato un’applicazione web gratuita, a cui tutti possono registrarsi – spiega Navarra – Il suo punto di forza è la multicanalità: se infatti la fattura elettronica sarà obbligatoria in tutta Italia, non così in molti Stati esteri, verso i quali le aziende dovranno continuare a emettere fatture analogiche. Così, per gestire questa duplice necessità, con la nostra app è possibile non solo emettere la fattura elettronica, ma anche rendere disponibile quella analogica da fornire poi al cliente straniero»
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