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Mozione d’ordine: basta parlare di fattura elettronica!

Fattura elettronica? Perché? Esiste un altro tipo di fattura?

Scusate, eh, ma quando fu inserito nel nostro ordinamento l’obbligo di fatturazione, qualcuno parlava di fattura cartacea o fattura fatta a mano?

Perché nell’era di SpaceX, di Watson, di AWS, di Tesla, di Netflix, di Uber, di Apple, di Google siamo ancora costretti ad aggiungere l’aggettivo elettronica alla parola fattura? Perché devo chiamarla fattura elettronica?

Una risposta potrei averla.

Vi siete mai chiesti il perché se una grande azienda di costruzioni oggi ordina un modulo precompresso da 50.000€, sa solo quando ha mandato la conferma d’ordine al fornitore, mentre se io oggi apro il mio smartphone grazie al riconoscimento facciale ed ordino una pizza pagandola con uno sguardo posso tracciarne la vita dall’impasto alla consegna?

Non vi pare strano che un comune consumatore abbia a sua disposizione servizi tecnologici così enormemente più avanzati rispetto alla media delle PMI?

Non vi pare strano che un caseificio artigianale cilentano venda spettacolari mozzarelle di bufala su 3/5 marketplace online e picchi i pugni sul tavolo quando gli si chiede di fare una fattura con il computer?

No perché, in fondo si tratta poi solo di questo: fare una fattura con un computer.

Davvero questa cosa di usare il computer per scopi di produttività ed organizzazione aziendale è così poco diffusa che alla grande azienda di costruzioni quasi non interessa più seguire la produzione del precompresso che ha ordinato? E se quel precompresso fosse un tassello fondamentale per la consegna di un’opera molto più importante? Non sarebbe meglio conoscere per tempo eventuali ritardi in modo da indirizzare correttamente l’avanzamento del cantiere o prendere altri provvedimenti?

Certo! Ovvio che sarebbe meglio, ma la strategia tecnologica delle imprese (quando esiste) è quasi esclusivamente indirizzata alle vendite.

Scusa eh, tracciare la produzione del precompresso e comunicarla al cliente non fa parte della vendita?

Si e no. Ad essere precisi si tratta di post-vendita. Il contratto ce l’ho già in mano e, se è scritto bene, che io ritardi o no la consegna mi cambia davvero poco. Fa una bella differenza per l’imprenditore medio del bel paese!

Allora? Il pizzaiolo? Perché lui ti da il tracking della pizza?

Perché ha un ordine in mano, ma non il mio denaro. Quello avrà la certezza di averlo solo dopo che confermo la consegna con la mia app e poi c’è il meccanismo del feedback, non dimentichiamocelo. Non scordiamoci nemmeno che il pizzaiolo per darmi il tracking della pizza usa una piattaforma non sua che ha suoi modelli di business e strategie alle quali il pizzaiolo, per sua fortuna, deve adeguarsi. Quindi, mentre non riesce a smaltire tutte le richieste nel tempo indicato, mi tiene buono, mi da il tracking della pizza e fa marketing mentre tutela il suo interesse ad incassare.

Elettronica vs manuale, ma non deve per forza essere così!

Ecco, la mia teoria è che ci tocca usare l’aggettivo elettronica, non tanto per differenziare dal punto di vista giuridico il documento e classificarlo come informatico (rivolgersi alla nostra Elisa Erioli per le spiegazioni),  ma perché “gira” su un differente apparato tecnico-organizzativo rispetto a quello “manuale” a cui siamo tristemente abituati. La stiamo considerando un’altra cosa, un oggetto avulso dal contesto produttivo “standard”.

Utilizzare efficacemente la fattura elettronica significa anche attuare l’adozione di tecnologie digitali a supporto dei processi di business – che detta così sembra una roba solo per i grandi, ma se vi parlo di amministrazione, produzione, vendite, assistenza, manutenzione, ecc. ecc. assume caratteristiche più vicine alle nostre dimensioni – che è una pratica scarsamente diffusa tra le imprese del nostro paese.

Guardate che non fa differenza la dimensione della vostra impresa o del vostro studio, le domande classiche per attuare un piano di sviluppo sono sempre le medesime e riguardano, guarda un po’, la strategia tecnologica.

tecnology strategy fattura elettronica

Purtroppo già solo la domanda 2  (cosa fa la tua azienda, come produce reddito?) mette in imbarazzo molti. Figuriamoci se gli chiedessimo di riflettere sull’effetto che la tecnologia, i dati, i modelli operativi e le risorse umane utilizzate hanno sul processo di digitalizzazione! Sono davvero “abilitatori” o piuttosto rallentano quando non ostacolano? Guardate che tra i talenti (li vedete tra gli enablers nell’immagine qui sopra) ci sono i collaboratori, i soci, ma anche i consulenti ed i fornitori!

Il mio consulente fiscale aiuta il mio progresso tecnologico? Agevola la trasformazione dei miei processi verso il digitale? Il mio fornitore di software mi rallenta o mi stimola? È un peso economico o opera strategie commerciali che mi consentono di beneficiare rapidamente e senza investimenti significativi delle tecnologie che sono a mia disposizione?

Domande che in questo momento di svolta epocale (mi piacciono i toni epici!), moltissimi iniziano a porsi.

La verità, però, è che chi fa un minimo di strategia tecnologica qui da noi fa una cosa che gli anglosassoni chiamano “planning to plan“, pianificano di fare un piano.

Che è un po’ come quando un maschio in età puberale pianifica il suo primo approccio all’altro sesso. Si tratta di una pratica inutile, benché largamente diffusa, che, a detta di molti, porta come unico risultato l’aumento del business di oculisti ed ottici.

A parte gli scherzi, l’over-planning è esattamente ciò che sta accadendo attorno alla fattura XML. Tante parole, troppe e tutte mediamente inappropriate.

Bias cognitivo o siamo solo impenitenti conservatori?

Incontriamo, ormai con cadenza giornaliera, centinaia di professionisti ed imprese. Persone seriamente preoccupate, che hanno già partecipato ad una media di 5 eventi sul tema fattura XML (non intendo più chiamarla elettronica!) negli ultimi 12 mesi e che mai, dico, mai hanno fatto un banale test di utilizzo di 2-3 applicazioni per la gestione di questo “immane” problema. L’avessero fatto, si sarebbero perlomeno risparmiati 3 convegni perché avrebbero scoperto che non è mica un problema così grande!

Stiamo lì, ascoltiamo, ci facciamo le nostre idee, poi ascoltiamo un’altra versione che, qualsiasi cosa dica, conferma le nostre idee preconcette ed andiamo avanti a cercare di capire una cosa sola: ‘sta benedetta proroga ci sarà o no?

Tecnicamente trattasi di bias cognitivo. Grave, ma non gravissimo. Curabile con una cosa che si chiama cultura scientifica, oggi largamente considerata demodé. Peccato.

Oggi il mio idraulico mi ha riferito che il suo commercialista gli ha detto che la fatture elettronica è stata rinviata al primo gennaio 2019. Il mio idraulico è tante cose oltre che un amico, ma non è scemo né ha problemi di udito. In 3 minuti, gli ho fatto capire come si fa, come si riceve ed è andato via tranquillo. Non posso tuttavia garantire che rimarrà cliente di quel commercialista.

L’annunciato fallimento delle strategie tecnologiche

In questo momento la vostra organizzazione sta perfettamente dentro almeno 3 degli 8 modelli di sicuro fallimento del progetto di digitalizzazione che ha come base la fattura elettronica, scegliete voi quello che fa al caso vostro. Tanto siete lì, almeno 3 su 8 sono il vostro attuale modello di azione. Mi lancerei in una proposta azzardata: cambiamo modello?

modelli di fallimento strategia tecnologica fattura elettronica

Conosco studi professionali che sono perfettamente a loro agio nei pattern 1, 2, 7 ed aziende che sguazzano nel pattern 1, 4, 8.

Mi spiace dover insistere sempre sul solito punto:

bisogna adottare una strategia tecnologica a misura della nostra organizzazione e degli obiettivi a cui vogliamo tendere e adottare una strategia tecnologica può tranquillamente significare certificare la propria incapacità di farlo.

In questo caso bisognerebbe affidarsi a chi può disegnarne una su vostre specifiche. Mi spiego: il business e l’organizzazione della vostra impresa e del vostro studio, gli obiettivi che volete raggiungere li conoscete solo voi; dovete trasferirli a qualcuno che disegni un percorso verso una digitalizzazione di alcuni o della maggior parte o di tutti i processi di business affinché i vostri obiettivi vengano raggiunti salvaguardando il vostro futuro.

Mancano risorse? Tutte scuse, ma non c’è nessun problema! Arriva la digitalizzazione per legge!

Una cosa semplice, banale nel suo contenuto e nella sua gestione come la fattura XML costringerà tutti ad iniziare ad utilizzare un dispositivo informatico per scopo di amministrazione aziendale.

Vuoi essere pagato? Fai la fattura XML? Tutto bene.

Non fai la fattura XML? Molto male, scelgo un altro fornitore perché tu sei bravissimo, ma mi rallenti.

Se in questo vedete un meccanismo malvagio, non posso cambiare la vostra opinione, ma voi non potete cambiare la realtà: se sei digitale vai veloce e sei attrattivo per clienti e talenti, se non lo sei, o sei un artista nel tuo mestiere, allora tutto ti è perdonato, oppure…

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