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I servizi contabili nell’era della digitalizzazione

Il Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha messo in rete un documento in cui, per la prima volta, certifica l’esistenza di un punto di non ritorno in tema di digitalizzazione dei servizi contabili negli studi degli iscritti.

Il documento, che trovate qui, descrive in maniera abbastanza analitica il processo di gestione di una ipotetica ditta che emette 250 fatture e ne riceve 200.

Nel processo descritto, però, trovo qualcosa di strano.

Mentre si parla molto della situazione ibrida che gli studio dovranno affrontare dove i flussi saranno sia elettronici (per tutte le ditte soggette all’obbligo di fatturazione elettronica) che analogici (per quelli non soggetti all’obbligo e per tutti gli i documenti diversi dalle fatture che comunque devono entrare in contabilità), non si fa cenno a come risolvere la questione del doppio canale analogico/digitale con l’ipotetico software integrato di cui si accenna.

Beh, in effetti, a ben guardare la descrizione dei prodotti sui siti delle varie software house che sviluppano gestionali per commercialisti, non si vede traccia di qualcosa in grado di risolvere il problema dell’integrazione del flusso analogico e di quello digitale. D’altra parte non penso nemmeno sia un problema che gli si possa chiedere di risolvere: il loro lavoro è produrre software gestionali e mantenerli aggiornati alle normative vigenti.

Da responsabile della BU di Ricerca e Sviluppo di StudioBoost, sarei portato a parlarvi tecnicamente di come noi questo problema ce lo siamo posti  e di come lo abbiamo risolto già nel 2015. Però rischio di perdere un buon 98% dei lettori per strada. Quindi mi limito a dire solo una cosa: gli utilizzatori della piattaforma BPOPilot possono gestire in multicanalità sia i flussi elettronici che quelli digitali.

Cosa significa?

Che posso inviare documenti a BPOPilot via email, via PEC, via SDICoop, con il protocollo AS2, ma che posso anche farne (o far fare al mio cliente) un upload sulla web app.

Che tutti questi documenti sono gestiti in un registro di protocollo (tipo quello delle PA).

Che posso inviare sia documenti analogici (es. PDF o scansioni) che documenti elettronici nativi (es. una fattura elettronica XML firmata digitalmente ed impacchettata in un p7m). Al sistema poco importa, se non trova un dato strutturato, lo struttura grazie alla computer vision ed a potenti sistemi OCR.

Che posso consentire al mio cliente di produrre e recapitare, grazie al semplice gestionale integrato, fatture elettroniche ed analogiche.

Che tutti gli utenti della piattaforma possono avere una visione puntuale di tutti i documenti che vengono scambiati su BPOPilot. Ad esempio, se emetto una fattura (non importa se elettronica o analogica) ad un cliente, questo potrà consultare la fattura che ho emesso su BPOPilot e lo studio l’avrà immediatamente nella coda di esportazione dati contabili verso il gestionale: la fattura è già registrata!

Che ogni studio che utilizza BPOPilot per la gestione di questi flussi, può utilizzarlo come “intermediario” e quindi consentire ai propri clienti di ricevere le fatture elettroniche direttamente sulla piattaforma e di trovarsele registrate automaticamente grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale per la determinazione dei c.d. elementi soggettivi (detraibilità IVA e conto di costo/ricavo).

Che, secondo il principio che quello che nasce digitale non deve essere materializzato, tutte le fatture elettroniche vengono portate in sostitutiva automaticamente.

Che se bastasse questo a farmi scegliere il commercialista A piuttosto che quello B, sarebbe molto facile. Visto che però questo non basta più, i clienti degli studi che utilizzano BPOPilot hanno in più: un assistente virtuale che ricorda le scadenze più importanti, scadenzario attivo e passivo, gestione realtime del plafond Intrastat e dell’importo liquidazione IVA, contabilità industriale grazie al semplice tagging del documento, ricerca documenti in stile Google, cruscotti grafici che misurano il flusso di cassa e tanto altro.

Che tutto avviene, ai miei occhi di tecnico, in maniera lineare ed armonica e soprattutto, senza alcun intervento del commercialista.

Ultima cosa. Lo dico a bassa voce: a ben guardare, BPOPilot potrebbe anche farvi risparmiare in maniera significativa sulle licenze dei vostri gestionali.

Per una dimostrazione live del prodotto o per utilizzarlo gratuitamente registratevi qui

 

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