In vista dell’oramai imminente (salvo proroghe dell’ultima ora) entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica per le cessioni di carburante e le prestazioni rese da subappaltatori della pubblica amministrazione, l’associazione nazionale commercialisti prova a semplificare la vita di professionisti e imprese (tra cui circa 42 mila PMI) che avranno a che fare con il nuovo adempimento.
Grazie a un accordo siglato con StudioBoost, start up bolognese fondata nel 2014 da quattro giovani professionisti per la creazione di software per le imprese, è infatti partita ieri la piattaforma ANC per la gestione delle fatture elettroniche e dei documenti di studio.
“Abbiamo cercato di essere vicini ai colleghi quanto più possibile, credendo fermamente che, dove non si arriva a fermare un fenomeno che può risultare sgradito, occorre mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per contribuire a governarlo”.
Così Marco Cuchel, Presidente dell’ANC, che attraverso la nota stampa diffusa ieri annuncia l’immediato avvio di una campagna di informazione dettagliata, tramite i propri canali di informazione, per mettere al corrente i colleghi della disponibilità del nuovo strumento.
Si tratta di una “soluzione operativa – aggiunge il numero uno dell’associazione – con la quale essere pronti a gestire la nuova modalità di fatturazione. Abbiamo scelto la soluzione di StudioBoost per la validità e la funzionalità del software proposto e per l’aspetto economico, che la rende una soluzione di sicuro interesse”.
La piattaforma, accessibile a tutti gli iscritti al sindacato, utilizzerà la tecnologia BPOPILOT e consentirà di gestire in un unico ambiente organizzato l’emissione, la ricezione e l’archiviazione delle fatture elettroniche e dei documenti cartacei dello studio.
“Il sistema che abbiamo messo a punto – spiega Domenico Navarra, CEO di Studio Boost – si preoccupa di recapitare la fattura al sistema di interscambio, recapita la copia di cortesia al cliente in formato PDF per consentire l’operatività più immediata, effettua la conservazione sostitutiva della fattura e, in ultima istanza, la mette a disposizione dei commercialisti, del cliente e del fornitore che possono effettuare le attività contabili in maniera sostanzialmente automatica trovando i dati direttamente sul gestionale”.
L’accordo tra ANC e Studio Boost prevede lo sviluppo di un software gestionale che sposi il modello cloud e pay per use secondo le specifiche e le richieste dei commercialisti stessi. In questo modo, si potrà in maniera ancor più concreta “agevolare i colleghi”, e metterli nella condizione di affrontare con “maggiore tranquillità e senza traumi” il passaggio dalla vecchia rendicontazione analogica a quella prevista dall’ultima legge di bilancio.
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