Se partiamo dall’epoca “eroica” dell’informatica, quando i mainframe erano i padroni della terra e l’hardware aveva costi proibitivi, era logico, semplice ed economico per le aziende condividere un unico processore: era la via più rapida all’informatizzazione. Poi sono arrivati i personal computer e lo sviluppo di applicazioni ben più a amate di risorse, che richiedevano hardware dedicato. Così i server crescevano in numero e diminuivano in prezzo, con il risultato che, nel corso degli anni, si è acquisita molta più potenza elaborativa di quanta in realtà ce ne fosse bisogno, con la conseguente esplosione dei costi legati alla gestione di tutto questo “ferro”.
La virtualizzazione ha poi chiuso il ciclo: la possibilità di far girare più server sulla stessa macchina ci ha riavvicinati al concetto di mainframe condiviso. Da qui al cloud il passo è relativamente breve. Ma cosa è esattamente il cloud? Tralasciando Wikipedia, il cloud non esiste. Se parliamo di cloud, parliamo del computer di qualcun altro. È forse per questo che il mondo delle professioni stenta ad adottare soluzioni cloud? Che il cloud rappresenti la possibilità di utilizzare (e pagare!) solo le risorse realmente necessarie è sotto gli occhi di tutti, così come gli sconfortanti numeri relativi all’adozione di servizi cloud da parte dei professionisti. Focalizzare gli investimenti sul core business è un mantra di tutti gli imprenditori ed il mondo delle professioni inizia massicciamente ad andare nella stessa direzione.
Il cloud è azzeramento dell’obsolescenza dell’hardware, nonché la strada più economica per stare al passo con i tempi dell’IT. In questo senso, appoggiarsi ad un provider di servizi cloud è una delle azioni da pianificare. Chi scegliere? Avvocati, Commercialisti, Consulenti del lavoro e Notai hanno peculiarità operative e trattano tipologie di dati che non possono essere gestiti se non in una modalità dedicata e specializzata.
Oggi StudioRelax è l’unico portale cloud esclusivamente dedicato a loro, con previsioni contrattuali e coperture assicurative specifiche oltre che caratteristiche funzionali che rendono il servizio di facile e immediata adozione. Studio Relax non è un comune servizio cloud, è un modo innovativo di fruire di tutte le applicazioni di studio ovunque e con qualsiasi dispositivo connesso ad internet: le applicazioni ed i dati che vengono trasferiti su StudioRelax interagiscono con i dispositivi locali come token di firma, scanner, ecc. Domenico Navarra, CEO di StudioBoost, sostiene che, dati alla mano, StudioRelax rappresenti una decisa spinta – un boost – verso l’innovazione e la digitalizzazione dello studio: “Con la ‘cloudificazione’ , lo studio in cloud è uno strumento di lavoro, mentre nella realtà fisica è un luogo di scambi relazionali con clienti, colleghi e collaboratori. Questa nuova interpretazione apre a numerose innovazioni dell’o erta consulenziale tipica del professionista. Lascio a voi immaginare tutto ciò che potreste fare”. – Per una prova gratuita www.studioboost.it