Cultura e innovazione per riportare i Professionisti nel sistema

Non che i Professionisti non siano parte del sistema o che non sappiano di farne parte, ciò che è vero è che spesso dimentichino che essere parte del sistema rappresenta una posizione di forza che va preservata e consolidata.

Per consolidare e sfruttare (ma soprattutto preservare!) la posizione nel sistema economico nazionale, il Professionista deve però razionalizzare di essere diventato parte di un mercato estremamente competitivo in cui la consulenza ordinaria (tenuta contabilità, bilanci, ecc.) è vista dalla clientela come una commodity e che, come tale, è soggetta a negoziazioni economiche dovute alla pressione sul mercato esercitate da figure meno professionalizzate in grado di offrire questi servizi a costi molto competitivi.

Al Professionista non basta più nemmeno la sua tipica “cassetta degli attrezzi” fatta di PEC, firma digitale, gestionale, servizi online delle varie agenzie e istituti previdenziali pubblici; il mercato obbliga in Professionista ad un innovazione tecnologica rispetto alla quale non può essere passivo, attendista delle decisioni dell’Ordine o della politica nazionale. Deve diventare sempre più autonomo, reattivo e flessibile. Il rischio che corrono il 25% degli studi che rifiutano questa situazione è l’espulsione dal mercato.

Questa è l’estrema sintesi dell’intervento del Dott. Claudio Rorato, Direttore dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del POLIMI, al convegno di ieri, 8 ottobre 2015 tenutosi presso Admiral Park Hotel di Bologna.

Il tema cardine del convegno è stato l’utilizzo dei dati provenienti dal Corporate Banking Interbancario come leva per l’automazione di alcuni aspetti contabili e la conseguente innovazione dei servizi offerti alla clientela da parte del Professionista.

Il percorso ha previsto un inquadramento della situazione organizzativa e di mercato degli studi professionali a cura del Dott. Claudio Rorato a cui è seguito un excursus, a cura del Prof. Pietro Luca Agostini, sugli aspetti normativi e sulle possibili integrazioni di sistema tra sistema bancario e professionisti.

Nel suo intervento in Prof. Agostini ha focalizzato l’attenzione sul perchè, rispetto ad altre prospettive presenti sul mercato, i gestori dei sistemi di incassi e pagamenti (che non saranno più solo banche!) devono preferire i Commercialisti come partners privilegiati: la loro capillarità. Con 115mila iscritti il sistema ODCEC è estremamente capillare, presente sul territorio, vicino alle imprese molto più di quanto possa fare oggi qualsiasi banca.

E da una banca, proviene Federico Ruggiero, direttore commerciale di Credemtel, che è sceso nel tecnico illustrando cosa è e come funziona il CBI. Interessante la statistica presentata sul numero di partite iva già “connesse tra di loro” grazie alla piattaforma servizi CBI. Si tratta di oltre un milione di imprese che già scambiano i dati su incassi e pagamenti, intermediate dal proprio sistema di remote banking, grazie alla piattaforma del corporate banking interbancario. Un numero impressionante, se solo se ne immagina l’impatto sull’ufficio contabilità di ogni professionista.

Proprio questo è il problema che intende risolvere Sandro Bottazzi con il suo sistema Tupla. Nella sua relazione, Bottazzi ha tentato di trasferire alla platea l’importanza di uno strumento che, oltre ad automatizzare parte delle attività contabili, possa essere una leva per i cambiamenti organizzativi negli studi. Bottazzi, infatti ha stressato la peculiare caratteristica dell’offerta Tupla: non si tratta di un nuovo software ma di un servizio a valore aggiunto che è in grado, da solo, di sostenere grande parte del cambiamento possibile nell’assistenza ordinaria alla clientela e di instaurare un vero rapporto collaborativo tra professionista e cliente.

La leva del cambiamento è proprio ciò che Domenico Navarra, CEO di StudioBoost, suggerisce di utilizzare ai presenti per recuperare il ruolo ed il rispetto della Professione. Per cambiare, però, è necessario recuperare il tempo ed il terreno perduto, è necessario acculturarsi, capire ed imparare a sfruttare i drivers dell’innovazione. Il ruolo con cui StudioBoost vuole affermarsi sul mercato è proprio questo: si intende fornire ai Professionisti strumenti pratici e capitale umano che consenta loro di focalizzare le proprie attenzioni sulla crescita del business (per questo “boost”, spinta). Le piattaforme collaborative realizzate da StudioBoost consentono non solo di normalizzare il rapporto con la clientela anche oltre l’assistenza ordinaria ma, gestendo moli di dati molto importanti e significative dal punto di vista gestionale, forniscono in maniera predittiva al professionista informazioni relative al cliente che gli consentono di individuare in maniera precisa l’area di intervento sulla quale innestare la propria consulenza straordinaria.

Testimone degli impatti positivi che un cambiamento di attitudine ed un attento intervento sulle tecnologie utilizzate, portano in uno studio multidisciplinare, il Dott. Federico Palmieri, Presidente del consiglio direttivo di SCoA Studio Consulenti Associati, ha rassicurato la platea sul fatto che, seppure faticosi ed a volte dolorosi, i cambiamenti che mirano all’avvicnamento dell’attitudine gestionale tra studio ed azienda, portano grandi benefici. Palmieri racconta che l’inizio del percorso è avvenuto oltre 4 anni fa con l’introduzione del sistema Tupla ed il coinvolgimento di alcuni clienti “pilota” e che tale cambiamento è stato portato a termine durante il 2014 quando, con l’introduzione degli strumenti di gestione sviluppati da StudioBoost (CRM e BPO Pilot) e l’esternalizzazione delle attività contabili a basso valore aggiunto presso il CED di StudioBoost, il processo si è potuto dire terminato. Inoltre, Palmieri ha confermato che nell’arco degli ultimi 5 anni, mantenendo stabile il fatturato relativo alla consulenza ordinaria, il fatturato sulla consulenza straordinaria è potuto aumentare grazie alla maggiore disponibilità di risorse qualificate e grazie ad una organizzazione nella quale si sono capitalizzati tutti gli sforzi del cambiamento.

Un evento che ha registrato oltre 130 iscritti, un platea qualificata e attenta a tutti gli stimoli che i relatori hanno messo sul tavolo. Professionisti nel sistema oggi più consapevoli dei benefici di essere sempre più parte del sistema e di recepirne pungoli e opportunità.

E’ possibile consultare gli atti del convegno cliccando qui e compilando il modulo.